ResOpt

[3/4] L’ambiente di lavoro. La miccia che distrugge la ricchezza e la serenità

ambiente di lavoro

Breve riassunto – come siamo arrivati all’ambiente di lavoro

Negli articoli precedenti, abbiamo visto come il fenomeno delle Grandi dimissioni sta mettendo in grossa difficoltà gli imprenditori-amministratori da una parte e i dipendenti dall’altra, causando perdite alla ricchezza aziendale e creando degli ambienti di lavoro non sereni.

Abbiamo analizzato il danno in termini non solo economici per l’azienda di ogni dipendente dimissionario, e, supportati dai dati delle ricerche ufficiali, abbiamo constatato che il fenomeno è destinato a continuare anche in futuro, creando ulteriori problemi alle aziende.

Vista l’inadeguatezza delle soluzioni ad oggi tentate dalle aziende, abbiamo individuato la vera causa di fondo che porta ad una rottura tra il dipendente e la realtà aziendale di cui fa parte – l’ambiente di lavoro!

Quello di cui non abbiamo parlato, e che affronteremo in questo e negli articoli successivi, è il fattore che più di tutti scatena le conseguenze negative alle quali non vorremmo assistere, ma alle quali alla fine regolarmente arriviamo.

E un ulteriore argomento di fondamentale importanza che verrà affrontato in futuro è la soluzione che noi come ResOpt® possiamo offrire per risolvere questo fattore scatenante: un metodo semplice e comprovato, che porta all’aumento della ricchezza aziendale e alla salute dell’ambiente di lavoro.

In fin dei conti…

Possiamo raccontarci quello che vogliamo quando si arriva ad una rottura. Possiamo farci la guerra, accusarci a vicenda, parlare di aumenti di stipendi non concessi, di nuove prospettive di vita, di nuovi stimoli…in fin dei conti, la verità è una sola: non stiamo bene nell’ambiente e non stiamo bene nei rapporti interpersonali. Altrimenti, nella maggior parte dei casi, non ci passerebbe neanche per l’anticamera del cervello di abbandonare il posto di lavoro e la causa che abbiamo sposato.

Ogni abbandono costa fatica ad una persona e lo si considera come una sconfitta. Ogni cambiamento è accolto negativamente, non lo si vorrebbe fare. Eppure, lo si fa.

Perché?

Perché si arriva ad un punto dov’è addirittura meno faticoso andarsene e ripartire da zero piuttosto che rimanere. La serenità lavorativa inizia a mancare e la si va a cercare altrove.

L’ambiente di lavoro: Conflitto Datore-Dipendente

L’ambiente di lavoro, dove passiamo la maggior parte del nostro tempo, è diventato un inferno e questo malessere si sta ripercuotendo con violenza anche sulla nostra vita privata. La cosa peggiore è che non sembra esserci una via d’uscita!

Da una parte il dipendente, che guarda il proprio interesse e cura solo il proprio orticello, pensando a come fare per “tirare lo stipendio” e non curandosi di quelle che potrebbero essere le conseguenze dei suoi comportamenti per l’azienda. Se non ha voglia di venire a lavorare si fa prescrivere la malattia, senza pensare che quella “malattia” si ripercuoterà negativamente sulla marginalità aziendale e sulla stabilità della stessa, di conseguenza anche sul suo impiego. E avanti così, con un atteggiamento distruttivo e col rischio di contagiare anche i suoi colleghi.

Dall’altra parte il datore di lavoro, nella figura dell’imprenditore o amministratore (spesso si tratta di un’unica figura), vedendo questi comportamenti e partendo dall’errato presupposto che tutti i dipendenti siano uguali, perde la fiducia negli stessi e mette in atto una serie di strategie a dir poco discutibili, innescando in tal modo una spirale negativa che non fa altro che peggiorare la situazione.

Tutto questo porta ad una guerra fredda tra le due parti e ad un ambiente di lavoro pesante, col conflitto Datore-Dipendente che diventa parte integrante dell’azienda nel suo insieme. Le conseguenze di questo meccanismo distruttivo possono essere solo negative per ambo le parti e per l’ambiente di lavoro nel complesso.

L’importanza del rapporto Datore-Dipendente

Perché risolvere questo conflitto e trovare soluzioni win-win è così importante?

Prima di tutto, perché è giusto! O meglio, è ingiusto che ci siano rapporti basati sul conflitto, parlando in generale.

In secondo luogo, il tessuto imprenditoriale è il motore dello sviluppo del territorio, e, a livello più ampio e alto, anche dell’umanità stessa. È dalle idee imprenditoriali applicate che arriviamo al progresso e a tutto il benessere che il progresso comporta.

Poi, il benessere lavorativo, che noi lo vogliamo o meno, si ripercuote con violenza anche sul benessere privato, intaccando così anche la nostra sfera affettiva. Non è concepibile che al giorno d’oggi, a causa di un lavoro che odiamo, non riusciamo ad avere rapporti affettivi di qualità che meritiamo e che i nostri cari meritano.

Le dinamiche lavorative sono molto più influenti di quanto crediamo.

L’ambiente di lavoro influisce sulla nostra vita privata in maniera molto più vigorosa rispetto a quanto ci sembri.

Il rapporto Datore-Dipendente condiziona la nostra vita in maniera decisiva!

Abbiamo il dovere morale, oltre che di amor proprio, di trovare soluzioni immediate che ci portino a:

    1. Migliorare il rapporto Datore-Dipendente
    2. Creare un ambiente di lavoro sereno
    3. Trovare la nostra serenità privata e lavorativa, e aiutare chi ci sta intorno a fare altrettanto.

Ogni persona che incontri,
sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla.

Sii gentile, sempre.     Platone

Se ti sei rispecchiato in una o più situazioni sopra elencate, come ResOpt® possiamo fornirti soluzioni concrete e strumenti comprovati per porre fine sia al fenomeno dei “doppi sprechi” sia all’instabilità e perdita di competitività causata dalle dimissioni dei tuoi dipendenti, ottenendo i benefici che seguono:

 Ridurre sprechi aziendali

Eliminare conflitto Datore-Dipendente

Ambiente di lavoro sereno

Fidelizzare dipendenti adatti

Aumentare Competitività vs. concorrenza

Aumentare margini e Ricchezza aziendale