Dicembre 2024. Ormai da tempo abbiamo fatto il passaggio dall’Era Industriale all’Era Informatica – anche se molte persone non se ne sono rese conto – e a rendere questo scenario ancor più complesso e dinamico ci ha pensato il fenomeno delle Grandi Dimissioni di massa che dall’ormai famoso anno 0 ad oggi non ci sta dando tregua.
Il mercato sta richiedendo alle aziende, con sempre maggior enfasi, di adattarsi con prontezza ai continui cambiamenti, obbligandole a una flessibilità, agilità – e sostenibilità – sempre maggiori.
In un panorama così articolato, la sostenibilità è diventata un imperativo non solo ambientale ma anche economico e sociale. Tuttavia, molte organizzazioni faticano a tradurre questo concetto in pratiche concrete che garantiscano una vera longevità e solidità.
Da questo contesto emerge una distinzione cruciale tra due modelli aziendali: l’azienda talentuosa e l’azienda virtuosa. Esploreremo queste due tipologie, analizzando le sfide legate al talento e delineando un percorso pratico verso una sostenibilità aziendale autentica e duratura.
L’Azienda talentuosa è quella che basa il proprio successo principalmente sulle capacità dei dipendenti singoli. Questo modello si fonda sull’idea che avere i dipendenti più brillanti e qualificati sia la chiave per l’innovazione, la crescita e il vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. L’azienda talentuosa investe massicciamente nel reclutamento e offre pacchetti retributivi competitivi, visto che il suo successo dipende dalla capacità di attrazione e ritenzione dei migliori talenti del settore.
D’altra parte, l’Azienda virtuosa adotta un approccio più olistico alla sostenibilità e al successo a lungo termine. Mentre riconosce l’importanza del talento, si concentra sulla creazione di un ecosistema aziendale organizzato e inclusivo. L’azienda virtuosa pone l’accento su processi efficienti, una cultura aziendale solida, e la crescita continua di tutti i dipendenti, non solo dei talenti di punta. Inoltre, si impegna a creare un ambiente di lavoro sereno e collaborativo, promuovendo il benessere dei dipendenti e l’equilibrio tra vita professionale e personale.
Il modello dell’azienda talentuosa, sebbene attraente sulla carta, presenta 2 sfide significative nel contesto attuale:
Le Grandi Dimissioni e l’Instabilità del talento: il fenomeno delle “Grandi Dimissioni” ha messo in luce come anche i talenti più brillanti siano alla ricerca di qualcosa di più del semplice successo professionale e/o ammontare dello stipendio. Nel periodo Covid, le persone hanno avuto modo di fermarsi a ragionare sulla propria esistenza, capendo da una parte sicuramente quello che non vogliono da un’esperienza lavorativa, ma senza aver ancora compreso quello che davvero desiderano. Molti dipendenti di alto livello stanno lasciando posizioni prestigiose in cerca di maggior significato, equilibrio e allineamento con i propri valori. Questo trend ha reso evidente che fare affidamento esclusivamente sul talento non è una strategia sostenibile a lungo termine. Le aziende talentuose si trovano spesso a dover affrontare alti tassi di turnover, perdita di conoscenze critiche e costi elevati di sostituzione del personale.
La Dipendenza dal talento e la Diminuzione del valore aziendale: Quando un’azienda dipende eccessivamente dai suoi talenti di punta, si espone a rischi significativi. La partenza di figure chiave può lasciare vuoti difficili da colmare, compromettendo progetti importanti e la continuità operativa, oltre a creare un danno economico per il fatto che quando all’interno dell’azienda è presente un talento riconosciuto come tale, molte attività di valore e responsabilità importanti le vengono completamente delegate, senza tenere in considerazione il rischio che la persona in questione possa decidere di andarsene. Inoltre, questa dipendenza può portare a una cultura aziendale squilibrata, dove il contributo dei dipendenti “normali” viene sottovalutato, minando il morale e la produttività complessiva. Nondimeno, se consideriamo anche la valutazione del valore di un’azienda dal punto di vista M&A, un’azienda senza un’organizzazione strutturata – basata sulla capacità del singolo e non sui processi – non ha un valore di mercato, nonostante i suoi risultati economico-finanziari possano dimostrare il contrario.
La transizione da un’azienda talentuosa a un’azienda virtuosa richiede un approccio multidimensionale e pratico. Non è un processo semplice o rapido, ma è essenziale per garantire una vera sostenibilità nel lungo termine e in molti casi la sopravvivenza dell’azienda stessa.
La soluzione alla radice è quella di implementare all’interno dell’azienda un’organizzazione efficace e un processo di comunicazione chiaro con una cultura inclusiva. Si crea così un terreno fertile dove ogni dipendente è messo in condizione di esprimere il proprio potenziale e aumentare così la redditività propria e dell’azienda nel suo insieme.
Un contesto aziendale di questo tipo diventa un magnete anche per le persone di talento, perché lavorando con processi efficaci e in un ambiente lavorativo sereno, anche i dipendenti con un talento particolare sono in grado di esprimere a pieno quelle capacità che li rappresentano. Allo stesso modo, un’azienda con queste caratteristiche sarà la meta ambita da molti, visto che potrà diventare una vera azienda leader – non di settore ma nei confronti delle persone – della quale tutti i collaboratori e stakeholder in generale si fideranno ciecamente.
Il marchio e metodo ResOpt® nascono per questo motivo: col nostro motto “non solo numeri, ma anche persone”, vogliamo far diventare tutte le aziende ricche e stabili e tutti gli ambienti di lavoro sereni collaborativi, proprio per permettere a tutte le aziende nostre clienti di raggiungere la tanto ambita sostenibilità – non solo teorica, ma soprattutto pratica e applicata.
L’implementazione del metodo ResOpt® offre i seguenti vantaggi:
✓ Taglio dei costi del 5-15%
✓ Fidelizzazione e motivazione dei dipendenti
✓ Azienda sostenibile non dipendente dai singoli, ma dai processi
Questo approccio non solo mitiga i rischi associati alle Grandi Dimissioni e alla volatilità del mercato del lavoro, ma crea anche le basi per un’innovazione continua, una maggiore adattabilità ai cambiamenti e un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.
In ultima analisi, l’azienda virtuosa che andiamo a creare non solo attrae e trattiene i migliori talenti, ma li coltiva e li sviluppa dall’interno, creando un circolo virtuoso di crescita e successo che beneficia l’intera organizzazione e la società nel suo complesso.
“Massimizza le tue risorse e le risorse della tua azienda. Te lo devi.” Ognjen Kokorovic
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