Nel video precedente, abbiamo visto quali sono le cause delle Grandi dimissioni comunemente indicate che spingono, e continueranno a spingere, i dipendenti ad abbandonare i propri impieghi. Rivediamole velocemente:
- Vivere la vita desiderata
- La Crescita personale e professionale
- Il Tempo – Gestione ed Equilibrio vita professionale-privata
- Lo Stress
- Le Relazioni interpersonali di qualità e il Senso di appartenenza
- L’Ambiente di lavoro
Considerato che la questione non è ancora stata risolta, e anzi sta continuando a tormentare Imprenditori-Amministratori e Dipendenti, la domanda che sorge spontanea è: cosa dobbiamo fare per fronteggiare questa sfida, visto il costo in termini economici, e non solo, che dobbiamo sostenere per ogni dipendente dimissionario?
Succede sempre così: il classico colloquio di lavoro dove da una parte il Datore di lavoro cerca una figura da inserire all’interno del proprio organico e dall’altra un Dipendente che ha bisogno di trovare un impiego per far fronte alle esigenze della vita. I presupposti ci sono, l’accordo si trova, si parte con le migliori intenzioni, ma ad un certo punto succede, appunto, quel “ma”. Avviene qualcosa che nessuna delle due parti ha messo in preventivo e fatica a capire. L’ho vissuto anch’io e, badate, non è un avvenimento singolo, è un processo lento che per una serie di motivi porta ad un punto di insoddisfazione da ambo le parti.
Ci sentiamo incompresi, le nostre esigenze non vengono rispettate, di conseguenza nella migliore delle ipotesi ci mettiamo sulla difensiva senza impegnarci nella collaborazione per la quale avevamo preso accordi inizialmente. Nella peggiore delle ipotesi, iniziamo a farci la guerra.
Il Datore di lavoro, come “armi”, utilizza il demansionamento, l’isolamento del dipendente, minacce o nei casi peggiori il trasferimento di sede, il mobbing o il licenziamento.
Il Dipendente, dalla sua, si affida al cosidetto “menefreghismo produttivo”, poca collaborazione con i colleghi e nei casi più spinti al sindacato e/o altri enti. Morale della “favola”: tutti scontenti e orientati più a farsi giustizia che a produrre qualcosa di buono per sé stessi e per gli altri.
Anche se magari potrebbe non trattarsi della tua realtà, e te lo auguro dal profondo del cuore, quante volte hai sentito parlare di una storia del genere?
Scenari di questo tipo sono molti più di quanto si pensi.
Una ricerca della società di analisi e consulenza Gallup ha reso noto che
l’85% delle persone odia il proprio lavoro!
Considerando questo dato, era palese che prima o poi si sarebbe arrivarti alle grandi dimissioni di massa! Era solo questione di tempo.
Analizzando le varie cause delle “Grandi dimissioni” inizialmente elencate, fornite dai professionisti del settore, e considerando il fatto che l’85% dei dipendenti non ama il lavoro che fa, come affermato dalla nota società di consulenza, giungiamo ad un’unica triste verità: il problema di base delle dimissioni di massa è l’ambiente di lavoro che viviamo giornalmente.
Si tratta di una triste verità nel momento in cui lavoriamo in un ambiente poco sano; se, invece, siamo “fortunati” e facciamo parte di un ambiente di lavoro stimolante, collaborativo e sereno, la triste verità si trasforma in una verità felice.
Questo dato viene, inoltre, confermato anche dal principio di Pareto, secondo il quale il 20% di fattori (o cause) genera l’80% di conseguenze (o effetti). Nel nostro caso, come anche in molti altri casi dove questo principio è evidente, le percentuali vengono spostate leggermente e abbiamo, in effetti, una proporzione 85/15: l’85% dei dipendenti infelici a causa del 15% delle cause (1 su 6).
Come accennato all’inizio di questo paragrafo, quest’unica causa di fondo alla questione delle Grandi dimissioni è la mancata serenità degli ambienti di lavoro.
Se questo problema fosse circoscritto al solo ambiente lavorativo, potremmo forse, e dico forse, anche accettare questa triste realtà dei fatti.
Ma visto che una buona parte della nostra vita la passiamo sul luogo di lavoro, che di fatto diventa per tutti noi una seconda famiglia, non sarebbe meglio trovare modo di creare ambienti di lavoro sereni, concentrandoci così, piuttosto che sui conflitti, sulla collaborazione e creazione di valore?
Inoltre, non è forse vero che quello che succede al lavoro ce lo portiamo anche a casa? Quante volte per un’incomprensione o un litigio con un collega, capo oppure con il Datore stesso siamo tornati a casa arrabbiati e non abbiamo voluto passare del tempo con i nostri cari, per non dire che gli abbiamo risposto male o litigato anche con loro?
Il Datore e il Dipendente sono parte della stessa squadra e solo quando avranno capito che il bene dell’uno corrisponde al bene dell’altro si potranno avere:
- ambienti di lavoro collaborativi e sereni
- aziende stabili con aumento di ricchezza
- dipendenti con possibilità di crescita, visto che la crescita dell’azienda permette anche al singolo di esprimere il proprio potenziale.
Obiettivamente, se un dipendente stesse bene nel proprio ambiente di lavoro, secondo voi si porrebbe il problema di cambiare? Quasi sicuramente – no.
Questo, chiaramente, non significa che il Datore di lavoro debba in tutto e per tutto accontentare il dipendente; significa trovare il modo adeguato che ci permetta di capire se quel dipendente sia adatto alla nostra realtà aziendale o meno.
Con un’unica azione proattiva, l’Imprenditore-Amministratore ha la possibilità di ottenere i seguenti benefici per sé stesso, per l’azienda e per il proprio dipendente:
- Aiutare il dipendente a scoprire la propria strada nella vita e, di conseguenza, a capire se quella strada sia in linea con quella dell’azienda
- Aiutare l’azienda a eliminare il fenomeno dei “doppi sprechi” e le conseguenze delle Grandi dimissioni
- Aiutare sé stesso, in termini di Serenità imprenditoriale e Aumento diretto della ricchezza
- Infine, evitare le conseguenze negative ai danni di tutte le parti in causa, che vedremo nei prossimi video
“Un ambiente di lavoro sereno è il presupposto per una vita da vivere a pieno! O.K.”
Se ti sei rispecchiato in una o più situazioni sopra elencate, come ResOpt® possiamo aiutarti a prendere questi “4 piccioni”, con un’unica azione mirata che farà vincere tutte le parti in causa, evitando la perdita della ricchezza aziendale e salvaguardando la salute del tuo ambiente di lavoro. Potrai ottenere i benefici che seguono:
✓ Ridurre sprechi aziendali
✓ Eliminare conflitto Datore-Dipendente
✓ Ambiente di lavoro sereno
✓ Fidelizzare dipendenti adatti
✓ Aumentare Competitività vs. concorrenza
✓ Aumentare margini e Ricchezza aziendale



